ISTITUTO FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE
fondato da san Giovanni Bosco
e da santa Maria Domenica Mazzarello
N. 949
Carissime sorelle,
sono felice di raggiungervi dopo la prima circolare corale di questo nuovo Sessennio, per introdurre la Strenna 2015, dono del Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime. Accogliamo con gioia e riconoscenza questa sua prima Strenna che ha il valore storico di essere quella del Bicentenario della nascita di don Bosco.
Mentre vi scrivo ho in cuore ancora molto viva l’esperienza del CG XXIII. L’abbiamo vissuta lasciandoci guidare dallo Spirito Santo per ravvivare il fuoco che Egli ha acceso nei cuori di don Bosco e di Maria Domenica Mazzarello e continuamente alimentato di generazione in genera-zione.
Abbiamo da poco celebrato l’inizio dell’Anno dedicato alla Vita Consacrata. Noi lo viviamo in comunione con tutti i carismi, con l’impegno di una fedeltà dinamica alla nostra vocazione e di una maggiore condivisione nella Famiglia salesiana e con le altre vocazioni nella Chiesa.
Stiamo vivendo avvenimenti che entrano profondamente nel nostro vissuto, orientano il cammino di santità e danno passione nuova alla nostra vita, all’annuncio gioioso del Vangelo di Gesù nel cuore della missione educativa salesiana.
Il tempo di preparazione al Bicentenario ha coinvolto tutte noi, insieme agli altri gruppi della Famiglia salesiana, alle comunità educanti e a quanti hanno a cuore l’educazione dei giovani. Sono loro al centro di questa preparazione perché costituiscono il cuore del carisma che lo Spirito Santo ha donato a don Bosco per la Chiesa.
Il percorso del triennio di preparazione è stato fruttuoso per le interessanti proposte che ci sono state offerte. Permettetemi che le richiami perché esse ci aiutano a valorizzare ancora di più la Strenna 2015.
Il primo anno di preparazione ci ha sollecitate alla Conoscenza della storia di Don Bosco; il secondo al confronto rinnovato con la sua Pedagogia; il terzo all’approfondimento della sua Spiritualità.
Siamo entrate ora nell’Anno celebrativo del Bicentenario che ci invita ad assumere la Missione di Don Bosco con i giovani e per i giovani.
La Strenna è una preziosa eredità spirituale che ci aiuta a vivere gli eventi ecclesiali e salesiani con senso di responsabilità, gioia e grande speranza. Ci sorprende la creatività dello Spirito Santo che rende nuove tutte le cose, anche quelle datate storicamente, eppure ogni volta nuove nel nostro cammino spirituale.
Care sorelle, la Strenna 2015, che ha come tema: Come Don Bosco, con i giovani, per i giovani!, si articola in sette punti coinvolgenti, in quanto non ci lasciano indifferenti o timide a livello pastorale, bensì ci rendono coraggiose e intraprendenti nell’accogliere quanto don Bosco ci propone attraverso il suo decimo Successore.
La Strenna ci orienta, innanzitutto, a creare unità e comunione nella diversità delle varie espressioni in cui il carisma si manifesta e chiede una continua conversione pastorale. Lasciamoci coinvolgere nella “trama di Dio”, come afferma il Rettor Maggiore, “alla maniera salesiana”, proprio come è avvenuto a Vadocco e a Mornese e come avviene in tante nostre realtà oggi.
La Strenna, a questo riguardo, sottolinea l’importanza di avere chiara la visione in ogni nostra scelta educativa: la carità pastorale che si esprime nell’amare le giovani e i giovani in qualunque situazione si trovino per portarli a conoscere la bellezza della vita, a diventare pienamente se stessi e, con coraggio evangelico, a farli incontrare con il Signore Gesù perché diventino, a loro volta, apostoli di altri giovani.
Offriamo un’attenzione particolare ai più poveri che sono i nostri primi evangelizzatori. Essi ci aiutano a lasciare le nostre sicurezze per andare verso le periferie che sono l’elemento costitutivo del DNA salesiano.
Questo comporta stare in mezzo a loro, facendo in modo che non solo siano amati, ma che sentano di esserlo, accompagnandoli personalmente e lasciandoci accompagnare da loro, metterci al loro servizio con un fuoco nuovo nel cuore, così da rappresentare nella Chiesa e nella società un dono per ciascuno/a di essi.
Accogliere in piena disponibilità gli orientamenti della Strenna è vivere l’anno Bicentenario come un anno di festa, di rinascita, di riscoperta dell’attualità del carisma.
Ci sostiene la speranza che il nostro Fondatore non rimarrà inoperoso di fronte a tanta buona volontà.
Vi invito, care sorelle, a leggere, meditare e confrontarvi personalmente e comunitariamente con la Strenna, mettendola in relazione con il Documento capitolare. Sotto certi aspetti ritroviamo nelle parole del Rettor Maggiore elementi che sono stati oggetto di riflessione, di ricerca e di confronto nel nostro CG XXIII.
Mi permetto di sottolineare la felice coincidenza tra la Strenna e gli Atti del CG XXIII. Il tema della Strenna: Come Don Bosco, con i giovani, per i giovani! e il titolo del Documento capitolare: Allargate lo sguardo. Con i giovani missionarie di speranza e di gioia.
Come potete costatare, questi temi si richiamano e si rinforzano reciprocamente. Per questo vi dicevo che lo Spirito Santo ci sorprende perché crea unità, convergenza, apertura verso orizzonti conosciuti e sempre nuovi.
Interpreto con gioia tutte voi, care sorelle, nel ringraziare il Rettor Maggiore per il dono meraviglioso della Strenna che, come egli sottolinea, non ha la finalità di essere un programma pastorale per l’anno, quanto di essere un messaggio di comunione per l’intera Famiglia salesiana, unita da un unico carisma.
Il mio augurio è che ogni FMA, ogni comunità educante, ogni giovane possa lasciarsi avvolgere dalla luce di quei valori che aprono davanti a tutti noi un orizzonte di speranza, di giustizia, di vera fraternità nella Famiglia umana.
Maria, Immacolata Ausiliatrice, ci guidi con la sua instancabile presenza di Madre e di Maestra, come ha fatto con san Giovanni Bosco e santa Maria Domenica Mazzarello.
Rinnovo l’augurio di un sereno Anno nuovo nel segno della speranza e della pace per tutti i popoli del mondo.
Dio vi benedica.
Roma, 1° gennaio 2015
Aff.ma Madre
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